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Museo del metaverso arena 2020

1^ Mostra:  1 - 21 Giugno 2020

Artisti

Adriana Miani - Fotografa

Nasce a Roma dove vive e lavora; dopo il percorso lavorativo oggi si dedica alla fotografia con passione.
Partecipa a numerosi workshop, per crescita professionale, accanto a fotografi famosi.
Ha partecipato a numerosi concorsi  ottenendo consensi  come a Cosmos Arles 2018 ed esposizioni in importanti musei come:
Palazzo Rospigliosi ;Auditorium di Roma; Museo Macro-La Pelanda di Roma
Concorso nazionale  Casio e  vincitrice di una  mostra  presso Galleria Open Mind di Milano
Concorso Ciclamente I°premio assoluto.
Concorso con vincita di borsa di studio e master di fotografia creativa  presso la Scuola Romana di Fotografia
Concorso Fotografico OrvietoFotografia – Menzione d’Onore
Concorso  Fotografico Città di Follonica – Menzione d’Onore
Concorso Anna Pavlona Fondazione – selezionata
Concorso FIOF – Menzione d’Onore
Concorso Dotart –esposizione Aeroporto Trieste

      

Progetti fotografici esposti, premiati e pubblicati:


Progetto fotografico “OCCUPY” a cura di Officine Fotografiche presentato in due sessioni 2013/2014-2014/2015
Curatrice della Mostra “PeRiqualificare” a cura della F.I.A.F.
”Magia del Palcoscenico” da me curato.
“In attesa di….” a cura di Officine Fotografiche
“Visioni metropolitane” da me curato
“Frammenti” da me curato
“Gong…le donne sul ring” a cura di Lupaboxe
“Lascia che sia la parola” da me curato
“Oltre il muro” lavoro realizzato presso il carcere femm.le di Rebibbia
“Metamorfosi” da me curato
“Le mie radici” da me curato
“Una farfalla di nome Pinda” libro
Io sono Io da me curato
Memorie di ferro a cura di Officine Fotografiche
Curatrice della Mostra “Luci della Notte”

Ebano: l'esposizione di Adriana Miani

L’Etiopia è una nazione in forte sviluppo e rinnovamento grazie all‘impegno del nuovo Ministro Abiy Abmed Ali, uomo di cultura e lungimiranza.

L’83% della popolazione, soprattutto nel sud, vive in zone rurali e nel territorio dellaValle dell’Omo soprattutto sono insidiati circa 15 tribù più o meno grandi, a rischio
di estinzione a causa della modernizzazione e degli interventi perpetrati dallemultinazionali presenti che sostituiscono le coltivazione di sorgo, mais e fagioli e con
le aree destinate al pascolo, con coltivazioni di tipo intensivo del tabacco, della palmadi olio, del cotone e del mais per la produzione di biocarburanti.

Tutto ciò senza tener conto che le tribù utilizzando, il latte, la carne , le pelli ed ilsangue, hanno il sostentamento necessario per vivere ed il bestiame viene utilizzato
come dote per le giovani spose.

Inoltre l’atavica mancanza dell’acqua, causata dalla persistente siccità, è fonte diconflitti con i popoli confinanti e tra le tribù stesse, ma non solo, tutto questo avvieneanche per la costruzione di impianti idroelettrici che al momento, essendo utilizzataper la produzione di energia elettrica per i grandi centri distribuiti sul territorio nonportano giovamento alla loro vita bensì la peggiorano.



Triste è la mancanza di rispetto nei loro confronti che da generazioni vivono emantengono inalterato il territorio.La tribù degli Hamer, è quella più numerosa e le donne, nonostante abbiano ruolivitali ,debbono sottostare al volere del capo tribù e alle tradizioni radicate e comenelle altre tribù, vengono discriminate, soggette a soprusi e violenze. L’ infibulazioneè ancora in uso e questa è la più vergognosa degli obblighi a cui una donna devesottoporsi rischiando problemi di salute se non la morte. I riti ancestrali portano allascarnificazione della pelle, ad indossare anelli di cuoio quando contraggono matrimonio o a sottoporsi a frustate per risultare interessanti agli occhi dell’uomo chedovrà decidere chi prendere in sposa.Usano colorare i capelli intrecciandoli con la polvere color ocra, grasso animale,indossano pelli e monili di vario colore e fattezze, campanelli alle caviglie e un grossoanello al collo rivestito di cuoio come segno di fedeltà al marito. Vivono seminudeanche se ora le donne hanno scoperto il reggiseno e lo sfoggiano con orgoglio.Sono forti e coraggiose ogni giorno si muovono dai villaggi per fare rifornimento diacqua dai pozzi a volte distanti chilometri dal loro insediamento, raccogliere legna,andare al mercato e non ultimo ….mettere al mondo tanti bambini per rafforzare ilproprio ruolo all’interno della comunità.Ho realizzato questo reportage perché l’Etiopia ,conosciuta come la “culla del genereumano” , ha di fronte a se una grande sfida quella dell’emancipazione femminile che se avviata porterà a una svolta propulsiva a tutta la Società , questo è il mio augurio sincero.

Art Blue/ Ervare Farroretre 

Arte concettuale

#WAIT4ME
by Art Blue [concept & building]
scripting  by Art Eames
---
WAIT4.ME

To understand Art you must first understand the world. Will you walk into Art at night or at daytime, at sunset or at dusk? Has Art taken into account that you might be alone? Has Art checked your health status? Are you a man, a woman or something in between? How do the four sectors in your brain interact so Art can create out of your biodominance profile the best match? Do you run on milliseconds or on pico? Pico is quite fast, I know, but even then you have more than 10 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 possibilities to find your way in a single Planck distance [1.855094832E+31] so you need Art as the guide you trust.

Art Blue has created Zima Blue, the virus you must have heard of. However, do you know that there are other secrets, that Zima Blue is in fact a machine God?
You suspected for long, for a full understanding of Art your brain needs to leave the analog world behind. Have you become slowly digital or by a big leap? Did you use the Bainbridge procedure? Are you a stack in a Carbon sleeve, which combines a biological with a digital life?

All such questions and millions more will Art take into account before you are invited to see Art. “Art is mainly a political act,” the founder of the Santorini Biennale, Kikos Papadopoulos, said. So the installation must be political, right?

WAIT 4 ME, is political and is meant this time for women. Women only. Men are sent to war. Women are waiting for their return. That was the message baked by Konstantin Simonov in the year 1941. It became the most famous Russian war poem. For the World Peace Day, which is celebrated each year on September 21, Wargaming Group produced in 2019 a video calling it WAIT FOR ME, where the poem is recited. The video is set on public domain. The pictures taken from this video are mostly digitally converted. Before you start baking it is recommended to watch the video. For a deeper understanding of the machine read the story of Der Blaue Elephant [1984] written by Sergius Both, a pseudonym of Herbert W. Franke. You find it re-published in the English language in rez Magazine under the title The Blue Elephant [May 2014].

WAIT 4 ME, is political and is meant this time for women. Women only. Men are sent to war. Women are waiting for their return. That was the message baked by Konstantin Simonov in the year 1941. It became the most famous Russian war poem. For the World Peace Day, which is celebrated each year on September 21, Wargaming Group produced in 2019 a video calling it WAIT FOR ME, where the poem is recited. The video is set on public domain. The pictures taken from this video are mostly digitally converted. Before you start baking it is recommended to watch the video. For a deeper understanding of the machine read the story of Der Blaue Elephant [1984] written by Sergius Both, a pseudonym of Herbert W. Franke. You find it re-published in the English language in rez Magazine under the title The Blue Elephant [May 2014].

Daco Monday - Pittore

Trovo attualissima la Net-Art, per chi la vuol vedere e soprattutto accettare, è un mezzo potentissimo, arriva in ogni luogo, molto economico, aperta alle masse è indubbiamente l'arte del nostro tempo. Web-Art, Net-Art le vedo molto simili, come concetto alla Street-Art, al Graffiti-Art. Il Web è la comunicazione del presente e del futuro, politica e Arte sono soprattutto comunicazione, quindi il futuro dell' Arte.



Il mio disegno ricalca le opere di Escher e i suoi temi usuali, la vita e l'evoluzione.

 

Il disegno è architettato su tre livelli il tempietto-pedina, il gioco degli scacchi con i personaggi ispirati all'evoluzione e la torre-castello borgo.

Eva Kraai - Installazione

Curriculum virtuale:
Sono entrata in Second life nel 2010 e nel 2011 in opensim, a Craft. Ho iniziato a costruire in prim e da qualche anno sono passata a Blender. Amo molto anche fotografare, sia qui che nella vita reale.
Non mi ritengo un'artista ma una builder, anche se ogni tanto mi riesce di fare qualcosa di particolare...se poi il mio lavoro viene ritenuto un'opera d'arte non posso che esserne onorata.

 

Opera We Are ONE

We are one era stato realizzato per il contest di building del 2017, sul tema del legame che unisce gli esseri viventi gli uni con gli altri e a tutto ciò che esiste nell'universo.
La sfera è un simbolo antico  ed è possibile entrarvi e unirsi ai personaggi di varie etnie che gravitano intorno al Budda, portatore di pace e comprensione universale.
In tempi difficili di pandemia questo messaggio è ancora più valido e attuale: "Sia la spiritualità che il pensiero scientifico sono giunti alla conclusione che non siamo entità separate. Noi esseri umani siamo collegati gli uni agli altri e connessi con tutto l'Universo.

Paola Mills  Fotografa

Ciao sono Angela Paola e in versione pixel sono Paola Mills.
Mi sono iscritta a Second Life nel 2007, dopo aver sentito molto sui Linden Lab nei media. Non mi piaceva il nome Second Life, ma mi piaceva il suo potenziale come piattaforma da utilizzare, perché sono appassionata di videogiochi da quando ero una ragazza.
Dopo aver letto un articolo in un American Journal, mi sono resa conto che Second Life era qualcos'altro: è un posto per lo shopping, per fare affari, altri lo vedono come una speculazione finanziaria, per altre persone è solo una chat 3D. Ma presto Second Life è diventata una nicchia per gli amanti della creatività.
Non sono una fotografa professionista in RL, ma mi piace fare foto quando vedo qualcosa che mi piace, ad esempio una persona o una situazione. Ecco perché porto sempre con me una piccola macchina fotografica nella borsa.
Second Life mi ha permesso di sviluppare, senza la necessità di mezzi potenti, la mia emotività: cioè catturare il momento di un sentimento specifico in semplici scatti; immagini fisse che fermano il tempo per alcuni secondi.
A differenza di molti artisti del Metaverso, le mie foto sono artigianali, poiché utilizzo un software di editing grafico minimo. Questo non è per scelta ma per incapacità di usarli. Se avessi più tempo RL, avrei potuto imparare, ma sfortunatamente no.
Mi considero un utente finale di Second Life, sfruttando l'abilità dei creatori che sanno dare realtà ai corpi degli avatar e a coloro che sanno dare movimento con l'uso delle pose. Ho unito questi due aspetti, uno studio del linguaggio del corpo di un corpo umano. Spero che le mie fotografie possano essere uno stimolo di ironia, emozioni e sentimenti e che queste fotografie vadano oltre una semplice osservazione della fotografia stessa.

Paola Mills
 

Opera

ll mondo virtuale come uno specchio dove si proiettano le nostre paure ,i nostri incubi e le nostre fantasie irrealizzabili. L’avatar usato come veicolo per fare una catarsi del nostro IO,spesso soffrendo mentre la realizzi ma che diventa forza liberatrice delle migliori energie dentro di noi. L’avatar è un alieno sbarcato nella nostra mente per suggerirci una strada difficile da intraprendere ma necessaria per liberarci dalla visione distorta che abbiamo di noi stessi.
 

EN


Hello I’m Angela Paola and in pixel version I’m Paola MillsI signed up to Second Life in 2007, after hearing a lot about  Linden Lab in the media. I did not like the name Second Life, but I did like its potential as a platform to use, because I have been passionate about video games since I was a girl.After reading an article in an American Journal, I realized that Second Life was something else: it is a place for shopping, for doing business, others see it as financial speculation, for other people it’s just a 3D chat. But soon Second Life became a niche for lovers of creativity.I’m not a professional photographer in RL,  but I do like to make pictures when I see something I like, for instance a person or a situation. That's why I always carry a small camera with me in my bag.Second Life has allowed me to develop, without the need for powerful means, my emotionalism: i.e. catch the moment of a specific feeling into simple shots; stills that stop time for a few seconds..Unlike many artists in the Metaverse my photos are handicraft, as I use minimum graphic editing software. This is not by choice but by inability to use them. Had I more time RL, I could learn, but unfortunately I don't.I look upon myself as an end user of Second Life, taking advantage of the ability of creators who know how to give reality to the bodies of the avatars and those who know how to give motion by the use of poses. I merged  these two aspects, a study of body language of a human body.I hope that my photographs can be a stimulus of irony, emotions and feelings and that these photographs go beyond a Simple observation of the photograph itself.

Paola Mills

Art work

The virtual world as a mirror where our fears, our nightmares and our unrealistic fantasies are projected. The avatar used as a vehicle to make a catharsis of our ego, often suffering as you do it but that becomes the liberating force of the best energies within us. The avatar is an alien landed in our mind to suggest a difficult path to take but necessary to free us from the distorted vision we have of ourselves.

Tosha Tyran  Installazione

Social scientist, studied in Hannover, Germany and Rochester, NY, USA. German of birth, Spanish of uprising, German of schooling, I actually live in Spain.

Due to temporary wheelchair confinement and serious psychological health problems I had to give up my job at the University years back and live now on disability rent – which doesn't give me much money but a lot of time.

„The private is political“
A topic originally of the emancipatory women's movement, I have made it my own and it is the red line going through my whole life. The private is political. I am political. I think and feel politically. I can't (and don't want to) separate one from the other. I can't (and don't want to) separate myself.

As a result, my work in OpenSim is less about art than about my privacy and consequently about politics.

„It is as it is“
The installation pretends to thematize the cronavirus-related lockdown, which is much more than just a curfew / an exit restriction. It has deeply imprinted itself on us, interferes with our lives and our heads, swallows us, wraps itself around us, makes us its prisoners.

The installation of the figures wrapped in red and white flutter ribbons reflects this: in a previously unknown way, we have become faceless, helpless, frozen, confronted with fears of death and at the same time rejecting the lurking danger.

 

Poetry by Tosha Tyran

Contact Restrictions silent killers break through

defenseless facades

the world rattles and freezes

and yet there's green everywhere

on the cemetery birdsong from

the treetops

weeds in the cracks

of ancient tombs overgrown areas

arched stone slabs

I balance

on the verge of death

on my walk

in times

of contact restrictions
 

It

Restrizioni di Contatto

gli assassini silenziosi

si rompono

facciate indifese

il mondo trema e si

congela

e ancora c'è verde

dappertutto

nel cimitero

il canto degli uccelli

dentro

le cime degli alberi

erbaccia nelle crepe

di antiche tombe

aree invase

lastre di pietra ad arco

mi bilancio

sull'orlo della morte

sulla mia passeggiata

in tempi delle restrizioni

di contatto

Scienziato sociale, ho studiato ad Hannover, Germania e Rochester, New York, USA. Tedesca di nascita, spagnola di rivolta, tedesca di scuola, attualmente vivo in Spagna.

A causa del temporaneo stato in sedia a rotelle e di gravi problemi di salute psicologica, ho dovuto rinunciare anni fa al mio lavoro all'università e vivere ora con una rendita per disabilità - il che non mi dà molto denaro ma molto tempo.

„Il privato è politico“
Un argomento originariamente del movimento di emancipazione femminile , l'ho fatto mio ed è la linea rossa che attraversa tutta la mia vita. Il privato è politico. Sono politico, penso e sento politicamente. Non riesco (e non voglio) separare l'uno dall'altro. Non riesco (e non voglio) separarmi.

Di conseguenza, il mio lavoro in OpenSim riguarda meno l'arte che la mia privacy e, di conseguenza, la politica.

„È come è“
L'installazione intende di tematizzare il lockdown relativo al cronavirus, che è molto più di una semplice limitazione delle uscite. Si è profondamente impresso su di noi, interferisce con le nostre vite e le nostre teste, ci ingoia, si avvolge attorno a noi, ci rende prigionieri.

L'installazione delle figure avvolte in nastri svolazzanti rossi e bianchi riflette questo: in un modo precedentemente sconosciuto, siamo diventati senza volto, indifesi, congelati, messi a confronto con la paura della morte e allo stesso tempo respingiamo il pericolo in agguato.

William Nessuno Fotografia

Fin da ventenne la fotografia mi ha appassionato, ho lavorato per anni in analogico con la mia Olympus OM1n.

Mi sono dedicato alla fotografia con l’iPhone da quando il guru italiano della fotografia Andrea Bigiarini negli anni 2010 mi fece scoprire la App Hipstamatic.
Faccio parte del gruppo dei soci fondatori del NEM, The New Era Museum, uno dei primissimi gruppi di artisti sulla Rete che si sono dedicati alla fotografia con un mezzo all’epoca considerato povero e di basso livello come lo smartphone.

Nella vita scrivo e fotografo.
Lavoro come autore o regista ENG per la televisione. Attualmente per Rai1.

 

https://neweramuseum.org/william-nessuno
https://www.instagram.com/will.iphoto

https://www.flickr.com/photos/williamnes/

https://it.linkedin.com/in/giannicelli

Sulla fotografia di W. Nessuno

 

Il mio lavoro fotografico più recente si basa su tre elementi.Hipstamatic, Street Photography, ricerca.
La App Hipstamatic mi accompagna dal 2010, quando le foto scattate con un cellulare erano veramente ancora scadenti: ma pareva di poter esplorare nuovi territori cromatici e simil-analogici vintage.

Contemporaneamente sperimentavo Lomografia con Holga e simili.
Quasi tutti i miei scatti possono ricadere in un modo o nell’altro nell’ambito della Foto di Strada. Sono scatti in qualche modo rubati.
La ricerca avviene spesso in postproduzione, ma non necessariamente: a volte se la combinazione lente/pellicola Hipstamatic prescelta è ben ponderata non occorre fare molto altro. Per questo la App la devi conoscere, avere le tue combinazioni preferite da saper selezionare secondo le situazioni.

Ora, la fotografia con lo smartphone ha molti detrattori. Più o meno si rifanno alle teorie di Jean Baudrilard, in aggiunta allo sconcerto per il fatto che tutti possono scattare con un cellulare: anche la sciura Pina o il ragazzotto pieno di birra che incontro in metropolitana. Come si permettono.

Io non mi sento minacciato: il mio sguardo, come quello di chiunque altro, è e rimane unico.

Jean Baudrillard ha scritto la “fotografia diventata digitale, liberata in un solo colpo del negativo e del mondo reale (...) Fine del singolo momento dell’atto fotografico, visto che l’immagine può essere immediatamente cancellata o ricomposta. Fine della testimonianza inconfutabile del negativo”.1
Si tratta di riflessioni di estremo interesse, da leggere nella loro interezza.

Questo rapporto assoluto del quale parla Baudrillard tra realtà e fotografia non è mai esistito però, penso io: o forse si è manifestato alcune volte. Senza arrivare alle composizioni delle avanguardie o agli esperimenti del futurismo, se pensiamo alle immagini colorate con le aniline, alle esposizioni multiple, anche solo alla scelta della carta sulla quale stampare il negativo, possiamo riflettere su questa eventuale fine dell’atto fotografico come attimo unico che sarebbe sopravvenuta soltanto con la fotografia digitale.
Le mie foto sono doppiamente colpevoli.
Primo perché usando Hipstamatic ho scelto già in partenza delle impostazioni digitali che “simulano” qualcos’altro (obiettivi e pellicole analogici).
Secondo, ci lavoro in postproduzione, intervenendo principalmente sulla palette dei colori: ho nella mia testa una gamma cromatica che voglio raggiungere. Penso si noti abbastanza, questa tendenza a trovare combinazioni identitarie mie.

Di Baudrillard riconosco istintivamente una cosa: io sono restio a lavorare sull’ibridazione delle immagini trasformandole in soggetti diversi.
Ci sono invece molti colleghi del NEM (The New Era Museum) che creano ex novo immagini spaesanti e di grande impatto, realizzando come collages con frammenti di foto diverse, ottenendo risultati davvero surreali.
Io preferisco che rimanga chiaro, quando si guardano i miei lavori, che si tratta di fotografie.
Questo è il mio modo di lavorare su iPhone.

Un mezzo che comunque mi serve per lavoro in molti altri modi e quindi devo avere e aggiornare in ogni caso.
Mi piacerebbe molto lavorare con una Leica, eh.
Purtroppo non posso permettermela.

___________

1Jean Baudrillard, “Perché non è già tutto scomparso?” (2008), trad. David Santoro Roma, Castelvecchi, 2013.

Wizardoz Chrome  Machinima

About WIZARDOZ CHROME (aka Alba Rocca) for "Arena" in Craft Grid (June 2020)
I shot photographs and create machinima in the Virtual Worlds (also during Exhibitions and Events in Virtual Worlds) and .. Just for fun  ..
My first works were displayed in the frame of a collective exhibition at Art Gallery Pyramid Expo Palace, INDIRE Second Learning 2012. Other events where I displayed pics or machinima of mine are:
* 2012 pics at Arte Libera Gallery in Second Life with "REPORTAGE from VIRTUAL ART: WIREFRAME by woz"
https://www.youtube.com/watch?v=qmiP66scPyU
* 2013 May31 pics at UNTOLD Gallery of Volando Amat in Second Life
* 2013 Pics of Hats at "Art in Hats, Hats in Art" in Second Life
*2014 "Oktober Fest 2014" in Metropolis Grid Opensim
*2014 Machinima at Futurelab, by Art Blue, in Metropolis Grid Opensim
*2015 LEA14 "Moonrezzer" by Art Blue 2015 in Second Life
*2015 Art is Image (display Duna Gant) Second Life may 2015 https://www.facebook.com/events/446787325493278/
*2015 LPM (Live Performing Meeting) in Roma (Italy) with a my machinima presented in Real by Ervare Farroretre aka Art Blue https://youtu.be/wtA-hbzOh1Q
*2015 pics t "Summer of Arts" 2015 at Metropolis Grid in Opensim (Arts event which is hosted every third year )
*2016 I am also present with some machinima at the AWEN Project in EVER Grid (The Virtual World of the Université de Strasbourg, in Opensim)
* 2016 A my machinima was screened in Real World at IMMERSIVIA at Santorini Biennale 2016 : "THE SURREAL CUBE" : https://youtu.be/BkYXrYM74_o
*2017 a my machinima is present in the SPAMM (SuPer Art Modern Museum) exibition (also in Real ) : https://www.youtube.com/watch?v=42gLoY-B8JU

 

* 2017 Machinima and pics at LEA 8 in Second Life for the ten years of the Group Orion Tales (Lion Igaly curator)* 2018 March "Art et Vie" an installation by Wizardoz Chrome (Alba Rocca) and Aime Socrates in Guinguette, a region of Ignis Fatuus Grid Opensim.* 2018 TOUCHING REALITY, machinima for 1Biennale Santorini-immersivia 2018 : https://www.youtube.com/watch?v=Zdh8cC5Eaeo&t=207s*2020 May/July Machinima and pics at Hannington Endowment per The ARTS ~ SL in Second Life with the installation : "the Naked Sun 2020" .

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See also, as Wizardoz Chrome, at the following Links:

On YOUTUBE https://www.youtube.com/user/WIZARDOZCHROME/videos

On SLartist at https://www.slartist.com/browse-wchr-videos-1-date.html

On VIMEO at https://vimeo.com/wizardozchrome

On Facebook Page of Alba Rocca (Wizardoz Chrome)https://www.facebook.com/AlbaRoccaWizardozChrome

On Page FB "Reportage from Virtual Art "https://www.facebook.com/Throughthemonocle/

On Flickr Pagehttps://www.flickr.com/photos/66100504@N04/sets

On Koinup Pagehttp://www.koinup.com/Wizardoz-Chrome/works/

Other Pages:

https://vulcanicus.wordpress.com/screenartist-creator-wizardoz-chrome/

On Page Facebook "Arte Libera"https://www.facebook.com/pages/Arte-Libera/319579918130740

On Page FB "Reportage from Virtual Art"

Installation by Wizardoz Chrome ( aka Alba Rocca) for "Arena" , June 2020 at Craft Grid:

"Machinima taken in Craft Grid"

 

In this Installation I present some Machinima filmed and edited in the Virtual World of Craft Grid .

The Machinima are set in a "square" surrounded by "buildings", which I made using Photoshop, to indicate how the virtual world is closely linked to Real Life, in this case represented by the topics covered in the Machinima.

The videos are visible in the Installation in Craft, by clicking on them, or by connecting to Youtube to my Channel:

https://www.youtube.com/user/WIZARDOZCHROME/videos

where you will find another 174 videos related to Art in Virtual Worlds .

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